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Idea, bollette più salate per buoni giornali online

Due sterline al mese sulla bolletta di ogni abbonato alla banda larga a favore dei giornali online. Questo l’appello di David Leigh, caporedattore centrale e responsabile della sezione inchieste del Guardian, per salvare il giornalismo di qualità dalla futuribile scomparsa dei quotidiani cartacei. Il ricavato andrebbe poi ridistribuito in base alla popolarità dei giornali.
 
La notizia giunge a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati Audipress che vedono macchiarsi del segno negativo i maggiori quotidiani italiani. Insomma Internet sembra scalfire sempre più il dominio della carta stampata, ma il futuro dello stesso giornalismo online si presenta molto incerto, in quanto le entrate pubblicitarie riescono a coprire solo una piccola parte delle spese.
 
È qui che si inserisce l’idea di David Leigh. Dalla constatazione, suffragata dalle tesi di molti analisti, secondo la quale tra cinque anni non si venderanno più giornali cartacei. A ciò va aggiunta la diffusa convinzione che pochi abitanti di questa terra, britannici nel caso specifico, sarebbero disposti a pagare un sito di informazione avendo gratuitamente a disposizione l’affidabile Bbc.
 
“I consumatori non sono disposti a pagare per le news su internet – sottolinea Leigt – pagano però per la loro connessione alla banda larga”.
 
Considerando il fatto che nel Regno Unito ci sono 15 milioni di utenti connessi alla banda larga, ecco che una piccola tassa di non più di due sterline per abbonato potrebbe risolvere i problemi dei giornali di qualità. La tassa porterebbe a casa in tutto 500 milioni di sterline, raccolte e ridistribuite da un´agenzia indipendente. “Il Telegraph group, l´Associated Newspapers (proprietaria del Daily Mail) e il Guardian Media Group riceverebbero ognuno circa il 20% della torta: 100 milioni di sterline. I quotidiani indipendenti avrebbero circa 40 milioni e persino titoli regionali come lo Scotsman e lo Yorkshire Post riceverebbero somme salva-vita tra i 4 e 8 milioni di sterline”, mette in evidenza Leigh.
 
“È un pensiero geniale e dovrebbe essere preso in seria considerazione” ribatte Roy Greenslade, professore di giornalismo ed autore di un blog sul Guardian. Potrebbe essere questa la bacchetta magica che si sta cercando?
 
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