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Sorpresa, l’antimontiana Lega corteggia Passera

La Lega in vista delle prossime elezioni politiche si apre al confronto con imprenditori, manager, rappresentanti delle parti sociali e del mondo della finanza. È un Roberto Maroni orgoglioso più che mai a dichiararlo presentando gli Stati generali del Nord, l’evento in programma per il 28 e 29 settembre a Torino. Il Carroccio post bossiano allarga gli orizzonti invitando esponenti di spicco dell’economica. E non si fa mancare proprio nessuno: tanto che per la due giorni di Torino, a sorpresa, sarà presente anche il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Un ministro del tanto vituperato (dalla Lega di Maroni) governo tecnico.
 
“Una svolta importantissima per il Nord”, sostiene Matteo Mauri, ex portavoce di Maroni e attualmente vicedirettore alla comunicazione Inail, in una conversazione con Formiche.net. Per Mauri, la presenza dei massimi rappresentanti del mondo politico ed economico, rappresenta una “risposta importante per i bisogni del Nord, questione rimasta per troppo tempo irrisolta con il Governo Monti, che tra le altre cose ha cercato di marginalizzare la Lega”.
 
“Il Nord è la locomotiva dell’Italia, se rimane in stallo è tutto il Paese a pagarne le conseguenze”, dichiara Mauri. “Questo appuntamento fa sperare che da parte dei massimi rappresentanti ci sia di nuovo attenzione per un partito in grado di farsi portavoce della questione settentrionale”.
 
Ma riguardo alle indiscrezioni circolate fin da ieri su un potenziale accordo tra la Lega e il ministro Passera, Mauri frena: “Possibili intese non sono all’ordine del giorno”. E per quanto riguarda le alleanze elettorali, per l’ex portavoce di Maroni è prematuro avanzare supposizioni, in quanto non sono ancora stati svelati i candidati né il sistema elettorale. Mauri ricorda le parole pronunciate ieri da Maroni: “Si tratta di questioni scritte alla pagina 25 della nostra agenda … che di pagine ne ha 24”. E su un probabile riavvicinamento con il Pdl, Mauri risponde con schiettezza: “Ma cos’è il Pdl in questo momento? Ha tanti problemi da risolvere in casa sua prima di poter parlare di alleanze”.
 
E per Bossi? Solo grande affetto e riconoscenza. “Nessuno mette in dubbio che Bossi sia stato e rappresenti ancora una figura fondamentale, il padre nobile della Lega. Le sue parole vengono sempre ascoltate e c’è molto affetto nei suoi confronti. Ma adesso – conclude Mauri – c’è un nuovo condottiero, che come giusto che sia, ha modi diversi del fondatore del Carroccio”.

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