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Così Monti ha ascoltato la Rete per tagliare la spesa

I cittadini tagliano la spesa. E non solo quella alimentare, come riportano gli ultimi dati sui consumi. Mettono infatti lo zampino anche nei provvedimenti della spending review inseriti nella legge di stabilità approvata martedì sera.
 
Perché il governo dei tecnici sa ascoltare i cittadini, e non solo. Giustifica una serie di provvedimenti nell’ambito delle misure dei tagli alla spesa pubblica come idee provenienti dal popolo.
 
“L’analisi del Commissario straordinario per la spending review Enrico Bondi – si legge nel comunicato di Palazzo Chigi – si è avvalsa delle segnalazioni degli oltre 135mila cittadini e associazioni che hanno partecipato alla consultazione pubblica di maggio segnalando sprechi e inefficienze”.
 
Una di queste proviene da Cielo Buio, l’associazione che partendo dalla constatazione del fatto che il nostro paese spreca un miliardo di euro all´anno nell´illuminare a giorno le città, propone come risparmiare senza per questo tornare ai tempi delle candele.
 
La legge di stabilità include infatti una misura definita “Operazione cieli bui”, che prevede un intervento di razionalizzazione e ammodernamento dell´illuminazione in ambienti pubblici “per finalità di contenimento della spesa e di risparmio energetico”.
Seguendo il consiglio di Cielo Buio, i comuni italiani potranno recuperare ingenti somme che hanno portato l´Italia a spendere pro-capite più del doppio della Germania e circa il triplo della Gran Bretagna. L´obiettivo è riportare l´Italia ai consumi di questi paesi limitando, al contempo, i danni causati dall´inquinamento luminoso all´ambiente.
 
Ma la reingegnerizzazione della rete di illuminazione pubblica, segnalata da oltre 8000 cittadini e predisposta con il contributo dell’associazione Cielobuio rappresenta solo una delle voci di spesa su cui interviene il provvedimento. A questa si aggiungono gli acquisti di beni e servizi non sanitari, segnalati da oltre il 27% dei cittadini che hanno partecipato alla consultazione; il trasporto pubblico locale, oggetto di oltre 2000 segnalazioni; le università; le consulenze per l’informatica (oltre 5000 cittadini hanno scritto suggerendo soluzioni per l’ICT nelle pubbliche amministrazioni); gli affitti e la gestione degli immobili dello Stato (segnalate dal 2% dei cittadini).
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