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E ora tocca a Molise, Lazio e Lombardia

Dopo la Sicilia, ci sono altre tre Regioni chiamate con anticipo alle urne. Oltre a Lombardia e Lazio, anche per il Molise si profila lo stesso destino. La quinta sezione del Consiglio di Stato ha confermato “l´annullamento delle operazioni elettorali stabilito dalla sentenza appellata”, ribadendo quindi la decisione presa dal Tar del Molise.
Il Consiglio di Stato ha dunque respinto i ricorsi presentati dal centrodestra contro la sentenza del Tar del Molise che, la scorsa primavera, aveva già annullato la tornata elettorale che aveva visto la vittoria di Michele Iorio.
 
Le regionali del Molise si erano tenute un anno fa, il 16 e 17 ottobre, e furono vinte al fotofinish dal candidato del centrodestra, Michele Iorio, con poco meno di mille voti di vantaggio sullo sfidante del centrosinistra, Paolo Frattura. Proprio il centrosinistra aveva presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contestando vizi formali nella presentazione delle liste del centrodestra. L´annullamento del voto era stato deciso dal Tar il 17 maggio scorso e la sentenza dei giudici molisani viene ora confermata dal Consiglio Di Stato. I ricorsi del centrosinistra si basavano su vizi di forma riscontrati nelle firme per la presentazione delle liste Molise Civile, Udc e del consigliere (poi eletto) Nico Romagnuolo (Progetto Molise).
 
Lazio e Lombardia
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha riferito di avere parlato al telefono con il presidente del Consiglio, Mario Monti, del voto anticipato nella sua regione. “Mi auguro che la Lombardia vada al voto il 16 dicembre. Possiamo dare al mondo una prova di efficienza”, ha scritto su Twitter a proposito del colloquio telefonico con il premier.
Mentre dopo il pressing del governo sul Lazio, l’orientamento della presidente Renata Polverini è di andare alle urne tra fine gennaio e primi di febbraio, con le elezioni da indire attorno alla metà di novembre.

 



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