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Girotondo di esperti su Sandy

L’uragano Sandy che si è scatenato sulla costa orientale degli Usa è l’ultima delle bizzarrie meteorologiche che hanno investito gli States negli ultimi mesi. Torna così di prepotenza il tema del cambiamento climatico?
 
“Quello che sta accadendo negli Stati Uniti è una cosa eccezionale, del tutto rara”, dichiara a Formiche.net Antonio Navarra, direttore del centro Euro Mediterraneo per i cambiamenti climatici. “Non si ricorda una tempesta di queste dimensioni penetrata così a nord”, aggiunge Navarra.
A cosa si deve un evento così raro? “Il cambiamento climatico ha un effetto sui cicloni tropicali ma è impossibile attribuire una causa a eventi singoli”.
 
I climatologi stanno cominciando a collegare uragani, ondate di calore e periodi siccitosi proprio al cambiamento climatico di origine antropica.
 
Un serio allarme arriva da Greenpeace: “Fenomeni di questo tipo sono destinati a moltiplicarsi, a divenire sempre più distruttivi, a colpire zone del pianeta tradizionalmente estranee a calamità del genere”, dichiarano dall’associazione ambientale, sottolineando che uragani di questa intensità e a quelle latitudini sono una novità degli ultimi anni: “gli Stati e le contee costiere del nord degli Stati Uniti rientrano oramai nella dinamica di fenomeni tipicamente tropicali”.
 
La temperatura dell’Oceano Atlantico fino ad ottobre è stata più alta rispetto alla media, permettendo all’uragano di alimentarsi, diventando più potente; a questo si aggiunge un maggiore evaporazione dovuta al riscaldamento dei mari, che rende il fenomeno ancora più piovoso.
 
Anche in Italia stiamo assistendo a una intensificazione di eventi, che non sono uragani ma determinano conseguenze importanti”, ha osservato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a proposito dei cambiamenti climatici e al manifestarsi di “eventi climatici estremi” come l’uragano Sandy. “Negli ultimi venti anni – ha proseguito intervistato da Tgcom24 – dobbiamo purtroppo prendere atto che si stanno manifestando eventi descritti dai climatologi come conseguenze dei cambiamenti climatici.
 
Ma per Guido Visconti, professore di Fisica all´Università degli studi dell´Aquila, “sperimentalmente è qualcosa tutta da dimostrare, anche perché non si sa cosa sia un fenomeno estremo”.
In una conversazione con Formiche.net, Visconti aggiunge che “qualunque calamità naturale è aggravata poi dalla stupidità e imprevidenza dell´uomo, e l´Italia eccelle in questo – conclude Visconti”.
 
Per Navarra quantificare la portata e la frequenza degli eventi estremi che potrebbero verificarsi in Italia non è semplice: “È certo che l’aumento del gas serra è una condizione più favorevole all’aumento dei fenomeni estremi, ma attualmente la quantificazione è incerta”, conclude il direttore del centro Euro Mediterraneo per i cambiamenti climatici.
 
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