Hugo Chavez è stato rieletto presidente del Venezuela. Quando sono state spogliate il 90% delle schede, i suoi consensi erano pari al 54,42% contro il 44,97 del suo principale sfidante, Henrique Capriles Radonski, che si è già congratulato con lui riconoscendo la sconfitta. Alta la partecipazione al voto che ha raggiunto l´80,94%. Grazie a questa vittoria Chavez, che guida il Venezuela dal 1999, è stato rieletto fino al 2019 e potrà così continuare a governare anche le enormi riserve di petrolio del Paese sudamericano con cui ha finanziato in questi anni la sua “rivoluzione socialista”.
Il Venezuela è ´una delle migliori democrazie al mondo´: lo ha sottolineato dopo il trionfo alle elezioni di ieri il presidente Hugo Chavez, in un discorso di fronte a migliaia di sostenitori a Caracas durante il quale ha mostrato ai suoi simpatizzanti la spada del padre della patria, Simon Bolivar.
Quello di Chavez nella notte di Caracas dal balcone del ´Palacio Miraflores´, sede della presidenza, è stato un lunghissimo discorso, nel quale ha definito quella di ieri ´una vittoria su tutta la linea´, visto tra l´altro che – ha ricordato – è riuscito a battere il rivale Henrique Capriles in 20 dei 24 stati del Paese.
Durante l´intervento, il capo dello Stato ha ringraziato i venezuelani davanti a una folla di uomini e donne in festa, molti dei quali indossavano le camice rosse del ´socialismo del XXI secolo´ promosso da Chavez.
Il presidente ha poi ringraziato ´i dirigenti dell´opposizione´ guidati dal Capriles, i quali hanno riconosciuto ´la vittoria del popolo. Non si sono piegati ai piani di destabilizzazione che alcuni – ha sottolineato – stavano accarezzando´.
´Viva la patria, viva l´allegria, viva il socialismo, ´hasta la victoria siempre´´: Chavez ha chiuso con queste parole il suo discorso, tra il tripudio dei suoi sostenitori e il frastuono dei fuochi d´artificio.