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Sicilia: al via lo spoglio. Crolla l’affluenza

La scarsa affluenza alle urne ha caratterizzato in Sicilia la giornata dedicata al voto per eleggere il nuovo presidente della Regione, e i nuovi componenti del Parlamento regionale. Alla chiusura delle urne, infatti, i cittadini che si sono recati a votare sono stati il 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885.
Nel 2008, quando però si votò anche di lunedì e in contemporanea alla Camera e al Senato, si recò alle urne il 66,68%.
 
Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è stato Maniace, in provincia di Catania, con il 77,76%; quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta, con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è stata Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Lo spoglio delle schede è iniziato questa mattina alle 8.
 
La partita è apertissima. I candidati nella partita a turno unico (vince chi prenderà più voti) e non è detto, è anzi probabile il contrario, che il nuovo Presidente della Regione Sicilia abbia la maggioranza nella nuova Ars (in tutto 90 seggi, 20 dei quali a Palermo, 17 a Catania, 11 a Messina, 7 ad Agrigento e Trapani , 6 a Siracusa, 5 a Ragusa, 4 a Caltanissetta, e 3 ad Enna). Il meccanismo elettorale siciliano garantisce sì un premio in seggi al Governatore ma non tale da garantire la certezza della maggioranza assoluta.
 
La corsa, sulla carta, è a dieci. Di fatto la partita ha quattro primi attori. I due favoriti dai pronostici sono l´ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, sostenuto da Pd e Udc, e il candidato di destra Nello Musumeci, sostenuto dal Pdl e dalla Destra di Francesco Storace. Terzo incomodo, e possibile ago della bilancia all´Ars per fare maggioranza con l´uno o l´altro schieramento, è l´ex Sottosegretario Pdl Gianfranco Miccichè – l´uomo del 61 a 0 per Berlusconi nei collegi del 1994- oggi sostenuto da Gianfranco Fini e dall´uscente Lombardo, con i loro Fli e Mpa. E a poter contare nell´esito finale sarà anche il risultato della candidata Sel-Idv Giovanna Marano, sindacalista della Fiom-Cgil, subentrata a Claudio Fava dopo che la sua candidatura era stata depennata per residenza da troppo poco nell´isola.
 
Ma la vera incognita e il probabile outsider di questa partita, insieme al grado di affluenza o disaffezione alle urne, sarà il risultato del candidato del Movimento Cinque Stelle Giancarlo Cancellieri, a favore del quale Beppe Grillo si è speso di persona cou un tour de force di 17 giorni sull’isola.


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