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Arresti e sequestri all´Ilva di Taranto

Una nuova raffica di arresti nell`ambito delle due inchieste riguardanti l`Ilva di Taranto è in corso d`esecuzione da parte degli uomini della guardia di finanza. Sette le ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e quattro ai domiciliari, nei riguardi di dirigenti Ilva ma anche dirigenti pubblici accusati di associazione per delinquere, concussione e concorso in disastro ambientale firmate da due gip diversi, Vilma Gilli e Patrizia Todisco.

Le misure cautelari sono state notificate a Fabio Riva, vicepresidente del gruppo Riva e figlio di Emilio Riva (già ai domiciliari dal 26 luglio scorso), Luigi Capogrosso, ex direttore del siderurgico di Taranto anche lui già ai domiciliari; Michele Conserva, ex assessore all’Ambiente della Provincia di Taranto dimessosi nei mesi scorsi. In carcere è finito Girolamo Archinà, ex dirigente Ilva per i rapporti istituzionali licenziato ad agosto dal presidente dell’Ilva Bruno Ferrante, quando la procura depositò al Riesame intercettazioni riguardanti pressioni esercitate su politici e consulenti.

Gli arresti sono legati anche alla seconda inchiesta che riguarda anche l`Ilva, denominata “enviroment sold out” ambiente svenduto, indagine curata dal pm Remo Epifani che riguarda presunti episodi di corruzione legati alla gestione di discariche nella provincia di Taranto.   Una terza misura cautelare riguarda un nuovo sequestro che, secondo fonti vicine alla procura, dovrebbe chiudere il cerchio sull`inchiesta per disastro ambientale.

 

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