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Calcio italiano, dolcetto/scherzetto

La serie A-Tim piace ai turchi appassionati di calcio. Domani mattina verrà presentato a Roma il piano di acquisizione dei diritti tv della massima serie tricolore da parte TRT (la tv pubblica più seguita in Turchia) e TTNET, la tv via cavo creata da Turkish Telecom.
 
I due operatori hanno acquisito diritti della serie A-Tim per il prossimo triennio attraverso l´agenzia Mp&Silva, che ha vinto la gara per la commercializzazione degli stessi diritti a livello mondiale (ad eccezione del mercato italiano gestito da Infront, in qualità di advisor della Lega).
 
L´accordo prevede la trasmissione della gara più importante della settimana su TRT e il resto del palinsesto diffuso attraverso la cable-tv TTNET. Questa è la buona notizia sulla strada dell´internazionalizzazione; quella cattiva è l´ennesima figuraccia degli stadi italiani, dove ieri, per diversi minuti, è andata via la luce allo stadio Olimpico mentre si giocava una partita in mondovisione come il derby Lazio-Roma.
 
Non è la prima volta che avviene nel calcio italiano. È un grave segnale di “sofferenza” delle nostre strutture calcistiche. È arrivato il momento di intervenire. Non si può continuare a giocare in stadi così obsoleti, anche se rinnovati e implementati. Erano vecchi concettualmente quando furono aperti nel ´90… figuriamoci nel 2012. Se non si capisce questo semplice concetto, non si va da nessuna parte.
 
Vedere due squadre professionistiche che si fermano perchè manca la luce per giocare fa male da italiano e da appassionato di calcio. Siamo veramente alla farsa, bisogna solo capire quanto durerà questa sofferenza infrastrutturale nel pianeta calcio.

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