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Cara Antitrust, occhio alle biomasse

 Fiper, la federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, denuncia il devastante esito dell´applicazione del decreto (2 marzo 2010) sulla produzione di energia elettrica da biomasse da filiera. Il riconoscimento dell´incentivo per la produzione di energia elettrica derivante dall´impiego di biomassa risale ad un intervento del 2006 (legge n.246, art.1, comma 382). La legge prevede un “premio” della durata di 15 anni per gli impianti che hanno prodotto energia elettrica da fonte rinnovabile utilizzando biomassa proveniente in filiera corta.

 L´applicazione del Decreto

Dall´entrata in vigore del decreto si è assistito ad un aumento progressivo del costo del ‘cippato´, ovvero del legno sminuzzato meccanicamente, impiegato nel processo di trasformazione in energia. Con una lettera indirizzata all´Agicm, il presidente della federazione, Walter Righini, mette in guardia contro l´effetto dei nuovi impianti avviati secondo l´attuale regime sul mercato del cippato: “I tradizionali acquirenti di questo materiale, si sono visti aumentare dell´ordine del 20-30% il costo della materia prima, dato dalla maggiore disponibilità economica delle centrali termoelettriche risultante dalla nuova forma di incentivazione”, si legge nella lettera all´Autorità garante del mercato. Secondo quanto messo in risalto da Righini, queste nuove realtà per funzionare hanno bisogno di enormi quantitativi di legna, ma il costo della materia prima è lievitato solo a discapito di tutte quelle realtà, pioniere nel settore, che al momento sono penalizzate perché non percepiscono il coefficiente, essendo in attività da prima che questo fosse introdotto per legge.

Le conseguenze

Fiper si batte da anni affinché la cogenerazione (la produzione di energia termica + elettrica ) sia uno standard imprescindibile per chi vuol produrre energia da biomassa legnosa con sistemi improntati all´efficienza energetica. Ma “gli effetti di questa distorsione del mercato si riflettono inevitabilmente sui bilanci delle aziende di teleriscaldamento co-generativo e quindi anche sul prezzo dell´energia finale venduta ai clienti”, scrive il presidente di Fiper.

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