L´accordo sottoscritto il 10 ottobre scorso dal premier Nuri al Maliki durante la sua visita a Mosca per l´acquisto di armi dalla Russia stato annullato.
Lo ha annunciato un membro della Commissione sicurezza e difesa del parlamento iracheno, Hakim al Zamili, al giornale filo governativo “al Sabah”. Il deputato ha aggiunto che “il premier Nuri al Maliki ha formato una nuova commissione per riprendere le trattative col governo russo sull´acquisto di armi in modo da arrivare ad un nuovo accordo”.
Mosca aveva annunciato il raggiungimento di un accordo per la vendita di armi a Baghdad del valore di 4,3 miliardi di dollari, che lo farebbe diventare il maggiore esportatore nel settore bellico in Iraq dopo gli Stati Uniti. Fonti vicine a Maliki riferiscono che il premier iracheno avrebbe sospettato episodi di corruzione da parte dei membri della vecchia commissione.Secondo Sami al Araji, presidente della Camera degli investimenti irachena, “nei contratti di compravendita firmati con la Russia ci sono molti elementi oscuri”. I contratti firmati a Mosca sono per un totale di 4,3 miliardi di dollari: uno da due miliardi di dollari, per l´acquisto da parte dell´Iraq di 30 elicotteri Mi-28 NA, e l´altro da 2,3 miliardi di dollari, per l´acquisto di missili a corto raggio e contraerei del tipo Pantsir-S1A.
