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E Grillo si trasforma nel Comunicatore Unico

Gli aspiranti deputati e senatori del Movimento 5 Stelle non hanno vita facile. Con il  codice di comportamento degli eletti” pubblicato alcune settimane fa da Grillo, ora si scopre che dovranno sottoscrivere un “patto sulla comunicazione”. La lettera, stilata dall´ufficio legale di Beppe Grillo, è stata resa pubblica sul profilo Facebook del Movimento 5 Stelle di Salerno e ripresa dal ferrarese Valentino Tavolazzi, espulso da Grillo per aver organizzato in autonomia una due giorni che per il comico somigliava troppo alle convention dei partiti tradizionali. “L´impegno predisposto dai legali di Casaleggio – accusa Tavolazzi sul social network – prevede che sia Grillo a decidere regole e composizione di un fantomatico comitato che dovrà sovrintendere all´uso dei fondi per la comunicazione e decidere a quale struttura destinarli”. tradizionali.

Il patto sulla comunicazione

La lettera prevede “la costituzione di due ‘gruppi di comunicazione´, uno per la Camera e uno per il Senato”. A definire i due gruppi ci penserà Grillo in termini di “organizzazione, strumenti e scelta dei membri”. Il tutto per un duplice fine: “Garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonché di evitare la dispersione delle risorse per ciò disponibili”. Ogni gruppo avrà poi un coordinatore con il compito di “relazionarsi con il sito nazionale e con il blog di Beppe Grillo”.   Le risorse del gruppo parlamentare Il ruolo di Grillo si spinge oltre: sarà suo compito decidere la “concreta destinazione delle risorse del gruppo parlamentare ad una struttura di comunicazione a supporto delle attività di Camera e Senato”.


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