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L’Europa salva la Grecia. E prende tempo

Le misure

Il mix di misure che ha dato il via libera all’intesa tra eurogruppo ed Fmi prevede “sforzi da parte di tutti”, ovvero Stati, Grecia e Fmi, ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker al termine della riunione durata oltre 12 ore.

 

I numeri

Taglio di 100 punti base degli interessi sui prestiti bilaterali, una riduzione di 10 punti base del costo delle garanzie che la Grecia paga al fondo salva-stati Efsf, una moratoria di 10 anni sui tassi dei prestiti concessi dal fondo salva-Stati Efsf, un’estensione di 15 anni delle scadenze dei prestiti e uno slittamento di 10 anni dei pagamenti degli interessi. Inoltre, gli Stati rinunciano ai loro profitti sui bond greci e li verseranno direttamente ad Atene in un conto bloccato. Infine, il Fondo ha acconsentito a rivedere la soglia del debito: l’obiettivo iniziale del 120% entro il 2020 e’ stato portato al 124%, per poi scendere drasticamente al 110% nel 2022.

 

Le clausole e la scadenza

“Ci sono ora tutte le condizioni” per versare alla Grecia i 43,7 miliardi di euro di aiuti che aspetta, ma la decisione formale sul versamento sarà presa il 13 dicembre, dopo che i parlamenti nazionali, tra cui quello tedesco, si saranno pronunciati e dopo che “ci sarà stata una valutazione di una possibile operazione di ‘buyback’ che la Grecia deve avviare”: è quanto si legge nel comunicato finale dell’Eurogruppo.

 

Il commento di Lagarde

Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) plaude alle iniziative accordate dall’Eurogruppo alla Grecia, che puntano ad appoggiare il programma di riforme economiche del paese e contribuiscono in modo sostanziale alla sostenibilità del debito greco. Lo afferma il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in una nota, sottolineando che le misure accordate aiuteranno a portare il rapporto debito-pil della Grecia su una traiettoria sostenibile e a facilitarne il graduale ritorno sul mercato. “Le misure aiuteranno a riportare il rapporto debito-pil su una traiettoria sostenibile e a facilitare il graduale ritorno sul mercato. Il debito si prevede scenda al 124% del pil entro il 2020”, ha affermato Lagarde, esprimendo apprezzamento per l’impegno dei partner europei a portare il debito della Grecia sostanzialmente sotto il 110% del pil nel 2022′. ‘Questo rappresenta un’importante riduzione del debito della Grecia rispetto alla attuale traiettoria’.

 

Le parole di Draghi

Il presidente della Bce, Mario Dragh, ha accolto con “favore” l’accordo sul debito di Atene, che ‘”rafforzerà la fiducia nella Grecia e nell’euro”, ha detto Draghi al termine dell’eurogruppo.

 

Il plauso di Samaras

Il presidente del Consiglio greco Antonis Samaras da’ il benvenuto all’accordo Ue-Fmi sul debito greco al termine della maratona negoziale dell’eurogruppo a Bruxelles.

“Tutto è andato bene. Tutti i greci insieme hanno lottato per questa decisione, e domani comincia un nuovo giorno per tutti noi”, ha detto Samaras ai media del paese commentando l’accordo. Samaras ha aggiunto di aver comunicato la buona notizia ai dirigenti degli altri due partiti della coalizione governativa da lui guidata, il leader socialista Evangelos Venizeos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis.

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