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Tutti in casa Dexia per scrutare il futuro dell’economia

Agenda Monti-Non agenda Monti? Il dibattito su quali dovranno essere gli obiettivi del prossimo governo sembra rivelarsi solo un grande flop. E a sottolineare che il prossimo esecutivo avrà le mani legate non è il politico polemico di turno, ma un importante esponente della finanza come il presidente di Dexia Crediop, Mario Sarcinelli. Ma se questo da un lato sprona la Bce a ripensare la sua politica economica nel 2013, Fabio Panetta, vice direttore di Bankitalia, evidenzia i meriti del governatore della Bce, Mario Draghi.

“A causa dei vincoli esistenti, qualsiasi governo emergerà dalla prossima consultazione elettorale si troverà un’agenda che di fatto è già scritta e una politica economica predefinita”, ha detto Sarcinelli, commentando le prospettive economiche e finanziarie per il 2013. ”Solo un ripensamento della politica economica a livello europeo potrà permettere al 2013 di avviare la ripresa per l’anno successivo – ha osservato – soprattutto in Italia e nell’Eurozona meridionale”.

La difesa della politica della Bce arriva però direttamente dalla Banca d’Italia. ”Nei prossimi 50 anni non ci sarà in Italia un aumento della spesa per invecchiamento rispetto al Pil”. Così ha detto il vice direttore generale di Bankitalia, Panetta, nel corso del suo intervento al convegno organizzato da Dexia-Crediop. Panetta ha ricordato gli interventi della Bce “a rubinetto” che hanno stabilizzato i mercati, specificando che la Bce per contrastare la crisi del debito pubblico ”ha cominciato a offrire liquidità potenzialmente illimitata”.

“Oggi – ha aggiunto – misure simili sono state messe a punto dalla Bank of England e dal Giappone”. Infine, Panetta si è soffermato sul problema del credit crunch: “In questa fase – ha sottolineato – l’elemento principale è legato alla debolezza della domanda, mentre gli investimenti sono caduti, i consumi mostrano una sensibile decelerazione e il mercato immobiliare mostra debolezza”. Vi sono però anche fattori legati alla crescita delle sofferenze, che stanno aumentando ”e questo ha un impatto sulle politiche di offerta del credito, con un stato un miglioramento nei mesi scorsi”.

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