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Contrordine, le mappe di Google tornano sull’iPhone

Da oggi la applicazione di Google Maps è nuovamente disponibile nello store della Apple, pronta per essere scaricata sugli iPhone5, sugli IPad e su tutti i dispositivi Apple dotati del nuovo sistema operativo iOS6.

Si chiude così la vicenda dello storico flop di Apple Maps, che tre mesi fa aveva dato vita al tormentone di “Mapocalypse”, una caccia online alle innumerevoli défaillance grafiche (palazzi “fusi” come gli orologi molli di Dali, pompe di benzina localizzate sul tetto di grattacieli, ponti autostradali trasformati in montagne russee) ed ai sorprendenti strafalcioni che hanno minato il tentativo di Apple di affrancarsi dal sistema di mappe telematiche di Google.

Con quel nuovo sistema di mappe Apple aveva tentato di dimostrare di potersi arrangiare senza Google, che in principio era un suo fondamentale partner ma negli anni era divenuto un acerrimo concorrente. Non solo, quindi, i nuovi modelli di iPhone e di iPad sono stati venduti senza la consueta app di Google Maps preinstallata, ma quest`ultima era stata anche eliminata dall`app store (dove invece era rimasta disponibile quella di YouTube, altro prodotto di Google). Casus belli di questo divorzio, a quanto pare, la scelta di Apple di investire sul nuovo sistema di navigazione vocale Siri, mossa risultata assai sgradita a Google.

In America chi sbaglia paga: questa storia è costata il posto di lavoro sia a Scott Forstall, che in Apple era da anni il vicepresidente della divisione Software mobile – di fatto colui che aveva sovrinteso alla creazione di iOS – (pare sia stato licenziato anche per essersi rifiutato di firmare una lettera di pubbliche scuse), sia a Richard Williamson, che lavorava a Cupertino dal 2001 ed era specificamente a capo della sventurata operazione Apple Maps. Entrambi sono stati licenziati a fine ottobre, lo stesso giorno in cui Tim Cook, il grande capo di Apple, si era prodotto in pubbliche scuse ed aveva suggerito ai clienti di tornare a usare Google Maps (dal sito web, non essendo più disponibile la apposita app) fino a quando il problema non fosse stato risolto.

L`ultimo episodio della saga di Mapocalypse si è consumato negli scorsi giorni, quando la polizia dello stato del Victoria, in Australia, ha messo in guardia contro la “pericolosità mortale” di Apple Maps dopo aver dovuto intervenire a salvare più di un automobilista che, diretto alla cittadina di Mildura, era stato fuorviato dalla mappa del navigatore Apple e si era ritrovato fuori strada di 70 chilometri, nel bel mezzo del deserto senza acqua né cibo per oltre 24 ore.

Alla fine Apple è dovuta tornare a Canossa: gettata la spugna, si ritorna al tradizionale Google Maps, rivelatosi insostituibile. Al contrario di Apple Maps, la nuova app di Google non è integrata con Siri; “ma almeno non rischia di farti finire nell`Oceano Pacifico” nota sornione un redattore di Wired.

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