Il premier Mario Monti sta studiando una mossa a sorpresa in vista dello scioglimento delle Camere. Una mossa che è stata accennata ieri dal premier “ad alcuni (non tutti) esponenti dell’esecutivo alla fine del Consiglio dei ministri.”, ha scritto il quotidiano Il Foglio diretto da Giuliano Ferrara.
Come raccontano al Foglio fonti governative, “Monti – scrive il giornalista Claudio Cerasa – ha deciso di presentare in Parlamento un Memorandum in cui mettere nero su bianco i punti essenziali che dovranno essere considerati, e fatti propri da chiunque nel 2013 arriverà a guidare il futuro governo italiano”.
Il Memorandum cui sta lavorando Monti, secondo il Foglio, è stato pensato (non a caso) “per contenere gli stessi punti che l’Italia dovrebbe sottoscrivere il giorno in cui dovesse chiedere l’intervento del Fondo salva-stati e il documento sarà articolato intorno a tre grandi direttrici”: non si torna indietro rispetto alle scelte compiute in materia di pensioni e di flessibilizzazione del mercato del lavoro; le risorse che risulteranno disponibili dovranno essere destinate prioritariamente a ridurre il carico fiscale su lavoro e impresa; infine non si dovranno mettere in discussione tasse fondamentali per le casse dello Stato come l’Imu.