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La trattativa segreta della Turchia con Ocalan (Pkk)

I servizi segreti turchi stanno trattando con Abdullah Ocalan, leader della ribellione curda in carcere da anni, per disarmare il Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, organizzazione armata fondata dallo stesso Ocalan nel 1984.

Lo scrive il quotidiano turco Hurriyet, secondo il quale lo scorso 23 dicembre alcuni uomini del Mit, il Servizio d’informazione turco, si sono incontrati per quattro ore con il leader nella sua prigione sull’isola di Imrali, in mezzo al Mar di Marmara, dove Ocalan dal 1999 sconta una condanna all’ergastolo. La speranza delle parti è di approfittare della tregua di fatto imposta dall’inverno alla guerriglia per trattare in modo da raggiungere un accordo che consenta ai ribelli di abbandonare le armi in primavera, scrive Hurriyet senza citare fonti.

Al centro dei negoziati la sorte dei comandanti del Pkk a cui potrebbe essere offerta l’opzione dell’esilio, alla quale Ankara pone come condizione che i paesi terzi che li ospiterebbero non confinino con la Turchia e non siano in Europa. Ocalan come contropartita avrebbe chiesto un miglioramento delle sue condizioni di reclusione, contatti diretti con la sua organizzazione e iniziative concrete a favore della minoranza curda per convincerla della bontà della scelta di abbandonare le armi.

Hurriyet precisa che i negoziati rappresentano una prosecuzione del colloqui avviati nei mesi scorsi per convincere centinaia di detenuti curdi a cessare uno sciopero della fame durato oltre due due mesi. A fine novembre l’appello di Ocalan dal carcere aveva posto fine alla protesta.

Venerdì scorso il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto accenno al proseguimento del confronto con il leader curdo, senza tuttavia specificarne la natura. “Gli incontri continuano sull’isola perchè dobbiamo ottenere un risultato. Finché c’è una luce di speranza continueremo questo processo” ha Erdogan detto in un’intervista televisiva.

Il conflitto curdo in Turchia, secondo l’esercito turco, ha provocato 45mila morti dal suo inizio nel 1984. I ribelli avevano inizialmente rivendicato l’indipendenza del sudest a maggioranza curda, adesso le loro richieste vertono sull’autonomia regionale.

Un tentativo negoziale con il Pkk era stato avviato nel 2009, ma il dialogo si era poi interrotto.



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