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L’accordo tra Italia e Serbia sull’energia

Il parlamento della Serbia ha ratificato questa mattina l’accordo intergovernativo di cooperazione energetica con l’Italia. La votazione ha visto 155 voti a favore, 11 contrari e 11 astenuti. L’accordo, siglato il 25 ottobre 2011, prevede che l’energia prodotta dalle centrali idroelettriche in Serbia e in Bosnia-Erzegovina, realizzate da investitori italiani e serbi, sia destinata al consumo nel mercato italiano, verso il quale sarà convogliata tramite l’interconnessione elettrica tra Serbia e Montenegro e, da quest’ultimo, verso l’Italia attraverso l’elettrodotto realizzato da Terna.

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha appreso con soddisfazione che anche da parte della Serbia sono state completate le procedure interne di ratifica dell’Accordo, fa sapere una nota della Farnesina. L’Accordo, ricorda la nota, “fa in modo che l’energia elettrica pulita prodotta in Serbia venga poi utilizzata in Italia, e consente al nostro Paese di essere pienamente in linea con la normativa dell’Unione europea in materia di energie rinnovabili”. L’Accordo intergovernativo, che sarà presto in vigore, “si inserisce nel più ampio contesto della stretta cooperazione bilaterale fra Italia e Serbia, che rappresenta uno strumento strategico teso a consolidare e rafforzare la presenza italiana nella regione balcanica e a favorire condizioni di crescita economica e progresso industriale per tutti i Paesi del bacino Adriatico-ionico”.

L’energia “prioritaria nell’azione diplomatica di tutela e promozione dell’interesse nazionale, e la decisione di oggi conferma la determinazione con cui Italia e Serbia intendono proseguire e rafforzare ulteriormente la collaborazione in questo settore strategico”, ha detto Terzi, che proprio in occasione dei suoi incontri, a Belgrado e a Roma, con i leader serbi, aveva discusso dell’importanza e delle opportunità legate alla finalizzazione del percorso di ratifica dell’accordo.

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