I fatti nuovi più importanti di queste primarie sono due: quel quaranta per cento degli elettori di centrosinistra che, attraverso il voto per Matteo Renzi, hanno scoperto di esistere politicamente; e il fatto che hanno tenuto sulla corda per due mesi il vertice del Partito democratico, gli hanno fatto vedere – come si suol dire – i sorci verdi. Ieri sera Pierluigi Bersani, nel suo discorso della vittoria, lo ha negato; ma il suo vero merito, in questa vicenda, è stato di accettare di guardarli in faccia, quei sorci verdi. Ha capito fin dall´inizio e prima di molti altri che con questa nuova realtà deve fare i conti. Non in termini di “posti”, che il suo avversario non chiede, ma in termini di linea politica. Se vuole vincere le elezioni, e più ancora se vuole poi governare il Paese, Bersani non può permettersi di sottovalutare questo quaranta per cento, che diventa poi il cinquanta se vi si aggiungono i molti liberal che hanno comunque votato per lui. Può fare a meno di Matteo Renzi, ma non può ignorare le sue idee e non può fare a meno delle energie che quelle idee hanno messo in moto. Quanto a quest´ultimo, ha commesso qualche errore, ma ha dimostrato di avere un coraggio da leone e un´intelligenza politica straordinaria. Ieri sera, nel discorso della sconfitta, ha mostrato anche tutta la propria statura morale. E il tempo è dalla sua parte.
* da www.pietroichino.it