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Natale a casa per i due marò. E poi?

Una buona notizia per i due marò italiani, accusati di aver ucciso due pescatori indiani.  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone potranno trascorrere il Natale in Italia, dopo che l’alta corte della regione di Kerala ha accolto oggi la loro richiesta di tornare a casa per le festività.

La vicenda

I due fucilieri della Marina, membri di una squadra militare a protezione della petroliera Enrica Lexie, lo scorso febbraio hanno aperto il fuoco contro una barca di pescatori che dicono aver scambiato per un’imbarcazione di pirati, nelle acque antistanti lo stato meridionale indiano del Kerala.

Le tensioni tra India e Italia

I due sono in attesa del processo, in una vicenda che ha creato tensioni tra Nuova Delhi e Roma. L’Italia ha criticato la volontà dell’India di processarli, sostenendo che la sparatoria sia avvenuta in acque internazionali, quindi fuori dalla giurisdizione indiana e pertanto ritendendo che i due debbano essere giudicati in patria.

L’Alta corte del Kerala ha detto oggi che la sua decisione di consentire ai due marò di tornare a casa per due settimane è condizionata all’approvazione del governo centrale indiano.

Latorre e Girone sono liberi su cauzione ma finora non era stato consentito loro di lasciare il Paese. Prima della loro partenza dovranno versare a garanzia 60 milioni di rupie (circa 830mila euro) e dovranno rientrare in India entro il 10 gennaio.

Il governo del Kerala si era opposto alla richiesta del permesso, sospettando che l’Italia stia tentando di far uscire i due fucilieri dal paese per non farli rientrare.

Le reazioni

“Mi collegherò oggi con i nostri marò, tuttora detenuti in India, che potremo abbracciare presto qui per Natale”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso agli ambasciatori alla Farnesina, aggiungendo di contare che al loro rientro in India la Suprema corte indiana decida di farli rientrare “finalmente in patria per essere sottoposti alla giustizia italiana”.

Su Twitter, il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha detto di provare “grande sollievo per il permesso di trascorrere le vacanze natalizie in Italia. Risponde ai valori più sentiti dal popolo italiano”.

La scorsa settimana, la Farnesina ha espresso “profondo rammarico” per il fatto che la Suprema corte indiana abbia rinviato a gennaio la decisione su dove i due dovranno essere processati.

 

 

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