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Record dei record per la pressione fiscale. Grilli gode

Su, sempre più su. Per effetto dell’Imu la pressione fiscale salirà nel 2012 al 45,2% mentre nel 2013 potrà arrivare fino al 45,8%. È quanto stima Confcommercio che parla di vero e proprio “record” della pressione fiscale. Le stime del governo sono di una pressione fiscale al 44,7% per il 2012 e al 45,3% per il 2013.

Invece la pressione fiscale è praticamente raddoppiata nel 2012 rispetto al 2011, afferma Confcommercio nel rapporto sui consumi di Natale. A dicembre gli italiani spenderanno il 13,2% in meno rispetto allo stesso mese del 2011 delle loro tredicesime per i consumi natalizi e le tasse versate nelle casse dello Stato aumenteranno del 94,5% per effetto della rata Imu, bollo auto e canone Rai.

Dall’Imu, secondo quanto stimato dalla confederazione presieduta da Confcommercio, lo Stato incasserà da 3 a 7 miliardi di euro in più, da subito, rispetto a quanto ha stimato il ministero dell’Economia (21 miliardi di euro con le aliquote provvisorie di agosto dello 0,40% e 0,76%). Confcommercio chiede dunque al governo di restituire il maggior gettito a famiglie e imprese sia per alimentare il fondo taglia tasse che per scongiurare definitivamente l’incremento dell’Iva dal 1 luglio 2013.

Secondo Confcommercio si tratterebbe “di una vera operazione di federalismo fiscale: aumentano gli introiti della periferia e il centro li restituisce ai cittadini”. L’ipotesi minima dei tecnici di Confcommercio è che dall’Imu ci sarà un gettito di almeno 24,30 miliardi di euro.



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