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Ubs travolta dalla bufera Libor. La Fed stava a guardare?

Il colosso svizzero Ubs si prepara ad un conto salatissimo dopo aver contribuito alla manipolazione del tasso interbancario Libor. L’istituto, si legge sul Wall Street Journal, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità di controllo di tre Paesi per pagare una maxi-multa da 1,5 miliardi di dollari.

Le responsabilità della consociata giapponese di Ubs

Nell’intesa raggiunta tra Ubs, il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, la britannica Fsa e l’autorità di controllo svizzera sui mercati, la Ubs ha dichiarato che alcuni suoi dipendenti hanno cercato di manipolare il tasso Libor e altri tassi di riferimento che insieme servono come base di calcolo per contratti finanziari per centinaia di migliaia di miliardi di dollari in tutto il mondo. La consociata giapponese di Ubs, dove hanno avuto luogo gran parte dei tentativi di manipolazione – prosegue il Wall Street Journal – ha ammesso la propria responsabilità nella frode che includeva il Libor sullo yen.

Gli avvertimenti alla Fed sui pericoli del Libor

Ma un campanello d’allarme sul rischio di manipolazione bancaria dell’indice c’era già stato. La Fed di New York era stata messa in guardia sulla possibilità che le banche offrissero resoconti sbagliati sul Libor alla metà del 2008, quando alla sua guida c’era l’attuale segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che Geithner era stato avvertito di possibili problemi nel maggio 2008 via email da un collega. L’email firmata da Hayley Boesky collegava le manipolazioni del Libor delle banche con il miglioramento della loro posizione di trading, soprattutto sulle posizioni sui derivati.
Secondo quanto riporta il Financial Times, sarebbero almeno trenta i banchieri e manager coinvolti nella presunta manipolazione del Libor nell’ambito dell’accordo fra Ubs e le autorità svizzere, inglesi e americane. Il patteggiamento da 1,6 miliardi di dollari fra Ubs e le autorità è atteso per mercoledì, ma le trattative proseguono, e, secondo il quotidiano della City, metterebbero in evidenza un piano internazionale per la manipolazione del Libor.

Intanto, secondo quanto hanno rivelato allo stesso Wsj fonti vicine alle indagini, sono attesi per oggi, da parte delle autorità Usa, alcuni arresti di persone legate a Ubs.
Fino a oggi solo un’altra banca, la britannica Barclays, aveva patteggiato una multa sull’accusa di aver manipolato i tassi Libor, pagando circa 450 milioni di dollari che per entità ora è stata di gran lunga superata da quella di Ubs.

 


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