Mentre in America continua il dibattito sul controllo delle armi, centinaia di insegnanti si stanno attrezzando per difendere i propri alunni da possibili nuove stragi. Dopo la sparatoria che il 14 dicembre ha visto morire, per mano di un ventenne, 26 persone, di cui 20 bambini, in una scuola elementare del Connecticut, la più potente lobby pro armi americana, la National Rifle Association, ha auspicato l’arruolamento di guardie armate in tutte le scuole, e incoraggiato gli insegnanti a procurarsi delle pistole.
A Salt Lake City, in Utah, 200 insegnanti hanno iniziato un corso per imparare a usare un’arma da fuoco in caso di emergenza. Per “prendere la mano”, usano pistole di plastica, e seguono le lezioni nella sala conferenze di un’arena di hockey. “Gli insegnanti sono professionisti – ha commentato a Usa Today Clark Aposhian, presidente e allenatore della Utah Shooting Sports Council – e prenderanno le misure necessarie per tenere una pistola in modo sicuro e discreto”.
A offrire corsi simili è anche la fondazione Buckeye Shooting, in Ohio, che dopo i fatti di Newtown, ha già ricevuto un numero di domande di iscrizione 20 volte superiore alla media, soprattutto da parte di insegnanti, autisti di autobus e custodi.
Lo Utah è tra i pochi Stati americani – insieme ad Hawaii, New Hampshire e Oregon – a permettere di portare armi da fuoco, concesse con regolare licenza, nelle scuole pubbliche. Tuttavia, per questioni di riservatezza, non essendo possibile consultare liberamente i registri dei dententori di porto d’armi, non è dato sapere quali insegnanti dello Stato abbiano la possibilità di portare pistole in classe.