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Ecco le tre opzioni di Allen sull’Afghanistan

Per l’eventuale presenza di forze americane in Afghanistan dopo il termine della missione Nato alla fine del 2014, il generale John Allen, comandante delle forze Usa nel Paese, ha elaborato tre opzioni e le ha comunicate al Pentagono: prevedono contingenti da 6.000, 10.000 o 20.000 soldati, e tre diversi gradi di impegno.

E anche tre diversi livelli di rischio di fallimento degli sforzi americani in Afghanistan, hanno affermato funzionari della difesa Usa citati oggi in forma anonima dal Washington Post.

Con 6.000 soldati, il rischio sarebbe più elevato, e la missione sarebbe in gran parte concentrata sull’antiterrorismo con operazioni speciali di commando.

Con 10.000 soldati il rischio sarebbe di medio livello e la missione comporterebbe anche sostegno e addestramento per le forze di sicurezza afghane.

Con 20 mila soldati il rischio sarebbe di basso livello e la missione comporterebbe anche l’uso limitato di forze convenzionali per operazioni di pattugliamento in alcune zone del Paese.

Lunedì prossimo il presidente afghano Hamid Karzai sarà a Washington e incontrerà il presidente Barack Obama. Ancora non ci sono indicazioni su quale delle tre opzioni intenda orientarsi la Casa Bianca, ma certo, nota il Post, un sostegno alle forze afghane è ancora fortemente necessario, considerato che, secondo un recente rapporto del Pentagono, ancora nel settembre scorso solo una delle 23 brigate dell’esercito afghano era in grado di operare da sola senza alcun supporto da parte delle forze Usa o Nato.

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