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L’accordicchio che cerca di salvare la faccia ai banchieri americani

Le autorità americane e dieci banche, tra cui Jp Morgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo, hanno trovato un accordo da 8,5 miliardi di dollari per chiudere le accuse su presunte violazioni commesse nel 2009 e 2010, durante la crisi finanziaria, nelle procedure di foreclosure, notifiche di mancato rimborso dei mutui che possono portare al sequestro dell’immobile.

Inizialmente si era parlato di una somma di complessivi 10 miliardi di dollari per le 14 banche coinvolte, ma non tutte hanno appunto siglato l’accordo. Come riferisce il sito MarketWatch, proseguono le trattative della Federal Reserve e dell’Office of the Comptroller of the Currency con quattro istituti, tra cui Hsbc.

In base all’accordo, chi ha subito pignoramenti sulla base di pratiche scorrette riceverà rimborsi tra poche centinaia di dollari e 125.000 dollari. Complessivamente le banche pagheranno 3,3 miliardi di dollari in contanti, mentre altri 5,2 miliardi di dollari saranno distribuiti ai proprietari che rischiano di perdere la propria abitazione.

I termini dell’accordo erano stati quasi completamente definiti nel corso del fine settimana, dopo che la Federal Reserve ha fatto marcia indietro sulla richiesta di rimborsi più alti per le persone coinvolte. Varie banche avevano minacciato di mandare a monte l’accordo se la richiesta della Banca centrale per ulteriori 300 milioni di dollari fosse stata inclusa. L’accordo arriva dopo quello da 26 miliardi di dollari trovato su temi analoghi dalle autorità federali con cinque istituti di credito nel febbraio 2011.

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