Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Brigitte Bardot emula Depardieu: bravo Putin

“Sono molto seria. Mi sono rotta le p… Ora basta!”: così Brigitte Bardot in un’intervista pubblicata ieri sui quotidiani del gruppo Nice-Matin, rilancia la possibilità di chiedere la cittadinanza russa come il suo collega Gerard Depardieu, ma non per motivi fiscali, bensì se Lione decide di praticare l’eutanasia su due elefanti malati.

“Non sostengo più questo paese – è sbottata la 78enne attrice divenuta animalista convinta – dopo Sarkozy e le sue promesse non mantenute, nessuno risponde alle mie richieste. Mi salgono un dolore e una rabbia folli a vedere questa impotenza. Non chiedo niente di straordinario: una risposta per salvare questi animali!”.

“Ho inviato una lettera a Hollande l’altro ieri, con tutta la documentazione per spiegare come la fondazione si occuperebbe della loro messa in quarantena, delle cure e del loro salvataggio. Nessuna risposta”, ha denunciato BB, spiegando di avere scelto la russia “proprio per Putin”.

“Lo trovo molto umano. Ogni volta che gli ho chiesto qualcosa, di principio, me l’ha concessa. Ha fatto più lui per la tutela degli animali, che tutti i nostri presidenti che sono seguiti. E poi là, non hanno l’Aid-el-Kebir (la festa del sacrificio, ndr)…”, ha sottolineato l’ex sex symbol degli Anni Sessanta, che risiede a Saint Tropez e che ha in programma un viaggio in Russia per incontrare Putin.

La sorte di Baby e Nepal sta suscitando da metà dicembre una levata di scudi delle associazioni animaliste, fra cui in prima linea la fondazione Brigitte Bardot, una Ong creata dall’ex attrice per soccorrere gli animali maltrattati o minacciati di estinzione.

Un ricorso è stato depositato presso il Consiglio di stato, la più alta giurisdizione amministrativa francese, dagli avvocati del circo Pinder, proprietario degli elefanti, per chiedere la sospensione della eutanasia disposta dalla prefettura di Lione.

Quest’ultima aveva preso questa decisione sostenendo che i due pachidermi, ospitati dallo zoo di Lione, sono affetti da tubercolosi, una affermazione contestata dalle associazioni.

×

Iscriviti alla newsletter