“Ha identificato i capi appropriati dal management esistente, ha migliorato il range dei modelli e ha trovato il modo per far lavorare insieme le due societa”.
Così il Financial Times parla di Sergio Marchionne in un profilo pubblicato oggi sul quotidiano e intitolato ‘Marchionne il maestro ristrutturatore’ in cui si analizza la sfida dell’integrazione tra Fiat e Chrysler.
“La gran parte dei suoi sforzi è finalizzata a trasformare Fiat-Chrysler in un’unica società globale”, scrive il quotidiano londinese, che fa notare come il successo di Chrysler sia evidenziato dal +21% messo a segno nel 2012 nelle vendite negli Usa.
“Hanno fatto cose incredibili con pochissime risorse”, ha commentato Michelle Krebs, senior analyst di Edmunds.com. Ma Marchionne si trova ad affrontare alcune sfide con Fiat, dal momento che il mercato italiano “è uno dei tanti mercati europei in cui il crollo nella vendita di auto ha lasciato i produttori alle prese con fabbriche che lavorano al di sotto della loro capacità”.
“Marchionne affronta la crescente pressione nel gestire la crescita di Chrysler e la domanda europea in calo per Fiat solo attraverso un ‘incredibile impegno”, scrive il quotidiano citando il portavoce di Chrysler Gualberto Ranieri. “E’ un workaholic (stakanovista)”. “Ma l’integrazione sta avendo anche un altro effetto”, osserva l’Ft.
