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Come si consola Ben Ali nel suo esilio dorato

Sono passati due anni dalla rivolta che lo ha costretto a fuggire dal suo Paese e il deposto presidente tunisino Zine el-Abidine Ben Ali continua a vivere nel suo esilio dorato a Gedda, la grande città saudita che affaccia sul Mar Rosso, protetto dal rifiuto di estradizione opposto dalla dinastia saudita.

La città commerciale e cosmopolita è considerata più gradevole dell’austera capitale Riyad, situata nel mezzo del deserto del Nadjd. Ben Ali, 76 anni, vive in una sontuosa villa messa a sua disposizione dal governo, assieme alla moglie Leila. A Gedda, gli stranieri di una certa levatura non sono sottoposti alle rigide regole imposte dal Regno, come ad esempio il consumo dell’alcol o l’obbligo del velo nero per le donne.

Nonostante il mandato d’arresto internazionale emesso dall’Interpol, Leila Ben Ali – riporta Le Figaro – si reca di frequente sia per shopping che per affari nei vicini Kuwait e Qatar, emirati dalla tradizione meno severa. Il marito invece non si espone mai. Le voci diffuse appositamente dai suoi fedelissimi nel 2011, che lo volevano in coma, sono state smentite.

Le due richieste di estradizione presentate dalla Tunisia sono rimaste senza risposta, ha denunciato pubblicamente il presidente del tribunale militare di Tunisi, Hedi Ayari. L’ex presidente è stato condannato all’ergastolo.



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