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Ecco i contenuti del decreto Clini sui rifiuti della Capitale

rifiuti

Forzare le tappe sul riciclo e sul ricupero di materia e di energia, pieno utilizzo della capacità produttiva degli impianti di trattamento meccanico-biologico del Lazio, gestione integrata secondo le direttive europee e le leggi italiane: sono gli argomenti al centro del decreto con cui il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, delinea le azioni per superare le criticità sui rifiuti di Roma, in attuazione di quanto disposto dalla Legge di Stabilità di fine anno, e nomina un commissario. Ecco i contenuti del decreto punto per punto.

Il prefetto a riposo Goffredo Sottile è nominato commissario ai sensi del comma 358 dell’articolo 1 della legge n. 228 del 2012 per provvedere, in via sostitutiva degli enti competenti in via ordinaria e senza determinare soluzioni di continuità nelle azioni in corso, al superamento della situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Roma. Il commissario dura in carica sei mesi, salvo necessaria proroga.

Il commissario entro 8 giorni individua gli impianti di trattamento della Regione Lazio che hanno una capacità autorizzata residua; diffida le autorità competenti e le imprese titolari degli impianti a trattare in questi impianti, nei limiti della capacità residua, i rifiuti urbani prodotti dai comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e dallo Stato della Città del Vaticano a partire dal 25 gennaio 2013; decorso inutilmente questo termine, il commissario provvede entro i trenta giorni successivi ad adottare i necessari provvedimenti sostitutivi.

E ancora il decreto prevede entro 15 giorni la diffida alle autorità competenti a provvedere entro il 15 febbraio al completamento delle procedure di autorizzazione degli impianti di trattamento meccanico biologico nella Regione Lazio. Decorso inutilmente questo termine, il commissario provvede entro i trenta giorni successivi ad adottare i necessari provvedimenti sostitutivi.

Entro 15 giorni diffida le autorità competenti e le imprese a rendere operativo entro il 30 gennaio il piano per la raccolta differenziata nel comune di Roma predisposto da Ama e Conai.
Decorso inutilmente tale termine provvede entro i trenta giorni successivi all’adozione dei necessari provvedimenti sostitutivi.

Entro 15 giorni diffida le autorità competenti e le imprese titolari degli interventi o degli impianti ad adottare entro il 30 gennaio le misure necessarie per favorire il recupero energetico dei rifiuti. Decorso inutilmente questo termine il commissario provvede entro i trenta giorni successivi alla adozione dei necessari provvedimenti sostitutivi.

Infine, il decreto prevede che se necessario, il commissario individua aree idonee alla localizzazione e autorizzazione di impianti di trattamento e discariche per rifiuti urbani. In caso di rilevata insufficienza di capacità impiantistica di trattamento, il commissario riferisce al ministro ai fini dell’attivazione urgente delle procedure di trasferimento dei rifiuti al di fuori del territorio regionale.

Inoltre, il commissario riferisce al ministro dell’Ambiente con un rapporto mensile e si avvale di due esperti designati dalla direzione generale competente del ministero, di due esperti designati da Ispra, del personale e degli esperti già operanti presso la struttura commissariale. Il commissario può avvalersi anche del personale di Regione, Provincia e Comune, di altre amministrazioni pubbliche e può chiedere il sostegno dei carabinieri del Noe.



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