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Egitto in ansia per il prestito del Fondo di Lagarde

Il Fondo monetario internazionale (Fmi) e le autorità egiziane riprenderanno nelle prossime settimane le trattative in tema di prestiti. L`annuncio è arrivato alla fine di una giornata in cui Masood Ahmed, il direttore del dipartimento dedicato al Medio Oriente e all`Asia centrale dell`istituto di Washington, ha incontrato al Cairo il presidente Mohammed Morsi.

Ahmed ha definito “produttive” le discussioni tenute con Morsi, il primo ministro Hisham Qandil ed esperti di politica economica del Paese egiziano. “Hanno espresso il fermo impegno ad articolare e implementare un programma macroeconomico centrato a livello domestico che trova ampio supporto e che risponde alle sfide” che il Paese deve affrontare, ha aggiunto il responsabile del Fmi per Medio Oriente e Asia centrale.

Mentre l`Egitto ha reiterato la richiesta di un aiuto finanziario, il Fmi si è detto disposto a supportate il Paese “nell`affrontare le sue crescenti sfide economiche e nel muoversi verso un modello inclusivo di crescita economica basata su un programma socialmente bilanciato e focalizzato sul territorio domestico”, ha continuato Ahmed.

E` stato l`Egitto a sospendere alla fine dell`anno scorso i negoziati riguardanti un prestito targato Fmi da 4,8 miliardi di dollari, sulla scia delle proteste alle iniziative del presidente volte a centralizzare i poteri nelle sue mani. A novembre lo stesso Fmi aveva avertito che cambiamenti significativi nell`economia e nell`outlook del Paese avrebbero messo a rischio il prestito.

I fondi del Fmi sono visti come una mossa che potrebbe spingere altri istituti, come la Banca mondiale, a concedere aiuti finanziari e convincere gli investitori privati ad avere fiducia nel Paese.


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