Dopo quasi quattro anni alla guida del dipartimento del Lavoro, il segretario Hilda Solis ha annunciato le sue dimissioni, anticipate nella mattinata americana di ieri al presidente Barack Obama e comunicate ufficialmente nel tardo pomeriggio, la notte italiana.
Nel giorno in cui ha accettato la dipartita di Solis, la Casa Bianca ha detto che resteranno invece in carica il procuratore generale Eric Holder, il segretario ai Servizi umani e per la salute Kathleen Sebelius ed Eric Shinseki, il segretario al dipartimento che fornisce benefici federali ai veterani.
La precisazione fa pensare – si vocifera a Washington – che nuovi giri di poltrone sono attesi tra lo staff del presidente, non senza timori tra coloro che hanno avuto un peso determinante nelle elezioni presidenziali dello scorso 6 novembre: i gruppi di minoranza e quelli a supporto delle donne.
Solis è stata la prima, e finora l`unica, donna di origini sudamericane a guidare una posizione di rilievo nel Gabinetto al numero 1600 della Pennsylvania Avenue di Washington. Solis ha strenuamente difeso la creazione di posti di lavoro durante il primo mandato di Obama nonostante un tasso di disoccupazione che, seppur calato, resta al 7,8% e con punte molto più alte tra afro-americani e cittadini di origine sud-americana. “Grazie all`azione decisiva del presidente Obama, milioni di americani sono di nuovo al lavoro”, ha commentato in una nota Solis. “C`è ancora molto da fare ma siamo ben posizionati sulla strada della ripresa”, ha aggiunto. In scia all`esplosione di una miniera di carbone in West Virginia – che costò la vita a 29 persone – Solis fu criticata per non essere riuscita a fare entrare in vigore nuove regole sulla sicurezza nelle miniere.
Obama l’ha definita “un membro cruciale del team economico” e “campionessa instancabile” durante “la peggiore crisi economica dalla Grande Depressione”. “I suoi sforzi hanno aiutato nella formazione dei lavoratori per le professioni del futuro, nella protezione della loro salute e della loro sicurezza e nel ridare un`occupazione a milioni di americani”, ha aggiunto l`inquilino della Casa Bianca in una nota.
Le dimissioni di Solis alimentano il dibattito riguardante la varietà di genere e razza all`interno del Gabinetto della Casa Bianca, guidato dal presidente americano al suo secondo mandato. L`addio di Solis segue infatti quello di Lisa Jackson dell`Agenzia per la protezione ambientale e il ritiro di Susan Rice, ambasciatrice alle Nazioni Unite, dalla corsa per diventare segretario di Stato.
In vista dell`inizio ufficiale del suo secondo mandato, previsto tra una decina di giorni, Obama ha già annunciato un giro di poltrone che chiama in causa quattro uomini, tutti di razza bianca. Questa settimana sono stati scelti i numero uno alla Difesa e alla Cia, rispettivamente Chuck Hagel e John Brennan.
Prima ancora il presidente aveva nominato il senatore Democratico del Massachusetts John Kerry come nuovo Segretario di Stato al posto dell`uscente Hillary Clinton. A queste nomine si potrebbe aggiungere oggi quella di Jack Lew, attuale Capo di Gabinetto alla Casa Bianca e probabile 76esimo segretario al Tesoro al posto di Timothy Geithner, che ha detto di volere lasciare il suo incarico a fine mese.
Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha difeso ieri le recenti nomine di Obama che, ha detto, “crede che la diversità sia importante”. Carney ha suggerito di aspettare che il Gabinetto sia riorganizzato “totalmente” prima giudicare affrettatamente.