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Graph Search, la nuova battaglia di Facebook contro Google

“Venite a Menlo Park alle 13 a vedere ‘what we’re building’, cosa stiamo costruendo”. Era questo il testo di un misterioso invito che settimana scorsa avevano ricevuto gli addetti ai lavori da Facebook. Prima di partire per la California, giornalisti e appassionati si erano interrogati su quale potesse essere la grande novità. Una nuova applicazione del social network? O un innovativo smartphone? Niente di tutto ciò: Mark Zuckerberg aveva preparato la presentazione di Graph Search, un motore di ricerca social, più specifico e preciso rispetto ai concorrenti sul web, come ad esempio Google.

“Un sistema ideato per rispondere a domande specifiche e ricevere risposte”, ha spiegato Zuckerberg con un illustrativo esempio: “Che locali frequentano i miei amici a San Francisco?”. Persone, interessi, luoghi, foto: queste le grandi aree di ricerca previste, ma solo su contenuti che sono stati condivisi con noi”.

La missione di Graph Search è quella di rendere il mondo più aperto e connesso. “Il modo migliore per farlo è dare alle persone gli strumenti per tracciare i rapporti con le persone e le cose di cui si interessano. Ci sono già più di un miliardo di persone, più di 240 miliardi di foto e più di mille miliardi di connessioni su Facebook”, si legge sul comunicato stampa.

“Abbiamo cercato di mettere a punto un motore di ricerca rispettoso della privacy”, ha detto Zuckerberg. Nella battaglia contro Google, Facebook ha trovato un alleato: Microsoft. Se la Graph Search non darà risultati, infatti, all’utente saranno mostrati quelli trovati da Bing, il motore di ricerca dell’azienda informatica di Bill Gates.

Ma i titoli di Facebook in borsa non si riprendono. Nonostante un buon rialzo nell’attesa del misterioso annuncio, a Wall Street Facebook perde l’1,45% a 30,46 dollari per azione, ma era arrivato a cedere ieri il 2% circa a un minimo di 30,16 dollari.


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