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Il Tesoro non ha Grilli per la testa: nessuna manovra in vista

Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ci mette la mano sul fuoco: “Non ci sarà alcuna manovra aggiuntiva – ha dichiarato il titolare del Tesoro – perché l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 è in termini strutturali e non nominali, quindi è aggiustato per il ciclo economico” ovvero corretto dagli effetti della recessione, che quest’anno potrebbe essere più grave di quanto inizialmente previsto.

Quindi, ha aggiunto Grilli, “non c’è bisogno di varare ulteriori manovre, e come non l’abbiamo fatto noi speriamo che non lo faccia neanche il prossimo governo”. “Una volta raggiunto il pareggio strutturale – ha aggiunto il ministro – pensiamo che non si debba appesantire l’economia con altre manovre”.

“Oggi posso dire che l’Italia è un Paese diverso, che sta cambiando e che è cambiato in modo a mio giudizio irreversibile”, ha proseguito Grilli, aggiungendo che si tratta di “un percorso che è stato iniziato con l’azione decisiva del governo Monti; è chiaro che la strada non è ancora conclusa, ma sono sicuro che tutte le istituzioni responsabili sapranno portare a termine questo importante lavoro”.

Grilli ha poi spiegato che il miglioramento della situazione italiana nella percezione dei mercati, visibile nella riduzione dello “spread” sui titoli pubblici, è stato dovuto all’azione convergente su tre piani durante l’anno passato: il piano nazionale, con le misure del governo Monti, quello dell’Eurozona (con l’approvazione, tra l’altro, dei Fondi salva-Stati e del “Fiscal Compact”), e quello della Bce, con le iniziative prese dal presidente Mario Draghi, e in particolare la predisposizione del programma Omt (acquisto dei bond dei paesi in crisi sul mercato secondario, se sono rispettati gli impegni concordati con l’Ue sui conti pubblici e sulle riforme strutturali).



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