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I consigli sull’Ilva del magistrato Vietti ai colleghi magistrati

“Bisogna riconoscere che la magistratura di Taranto, dagli uffici della Procura a quello dei gip e ai giudici del Riesame, si è comportata nel pieno rispetto della legge e delle procedure. Gli attacchi che ha subito sono stati ingenerosi. Di ciò voglio pubblicamente dare atto, come ho già avuto modo di fare nel plenum del Csm”. Ma per il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti, “bisogna sapersi fermare in tempo”, come spiega in una intervista alla Stampa, nella quale si augura che in attesa del responso della Corte costituzionale “tutti si astengano dal forzare la mano”.

Per Vietti all’Ilva “va concessa una apertura di credito” visto che il presidente dell’azienda, Bruno Ferrante, “ha dato assicurazioni in tutte le sedi che il gruppo Riva vuole rispettare la legge e onorare gli impegni assunti. Ma a patto di essere messo nelle condizioni di poterlo fare. Lo sblocco delle merci, così come previsto dalla legge votata a stragrande maggioranza dal Parlamento, è sicuramente un passaggio utile”. E il governo “ha ragione quando dice che la legge va applicata” ma “temo il precipitare della situazione. Temo questo dialogo tra sordi. Bisogna evitare su una materia cosi’ delicata di fare questioni di puntiglio”. E serve “soprattutto buona volontà da parte di tutti i protagonisti”, in attesa che la Corte si esprima, momento in cui si capirà anche “il confine fra la legge e la sua applicazione, tra il diritto fondamentale e quello vivente”.



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