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Il governatore rosso (Rossi) sbertuccia la finanza rossa

Mea culpa mea culpa. Anche noi di sinistra ci siamo fatti incantare dalla finanza fine a stessa. Parola del governatore della Toscana, Enrico Rossi, uno dei governatori più apprezzati da Carlo De Benedetti, come rimarcato di recente dall’Ingegnere.

“La grande sirena della finanza internazionale ha incantato anche noi della sinistra. Adesso la politica deve riflettere a fondo, dettare regole precise e allontanarsi dalla gestione. Niente rapporti diretti con le banche”, ha affermato oggi in una intervista al quotidiano Repubblica il governatore della Toscana, Rossi, criticando come aveva fatto il sindaco di Firenze Matteo Renzi l’intreccio tra Pd e la finanza.

“Non possiamo chiamarci fuori – ha ribadito – ma trovo che attaccare il Pd in questo momento sia molto strumentale”, ora la banca “ha preso un nuovo corso” e “credo sarebbe meglio preservarla dal tritacarne della campagna elettorale”. “Purtroppo – ha osservato Rossi – il localismo ha pesato molto su certe scelte, anche nella selezione delle competenze e del management”. “L’errore è stato innamorarsi della completa liberalizzazione senza percepirne il pericolo, pensare che le banche potessero staccarsi dall’economia reale e lanciarsi in speculazioni finanziarie”.
Rossi sottolinea quindi che pur senza “crocifiggere nessuno” “il sistema va cambiato”: la politica “ha il dovere di pronunciarsi sulle regole da dare alle banche e su questo sarà bene che il Pd dica parole chiare e forti”.



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