Silvio Berlusconi sta per proporre un nuovo contratto agli italiani. E all’agenzia Vista ne spiega i dettagli. Nel nuovo contratto “che sottoporremo agli italiani e che è in lavorazione, e presenteremo nei prossimi giorni”, c’è anche “una riduzione del costo dello Stato”, “pensiamo di poter arrivare al 10% nel giro di 5 anni con un punto di pressione fiscale in meno all’anno, in tutto 16 miliardi, 4 dei quali verrebbero utilizzati per dare l’avvio al quoziente familiare”.
Il Cavaliere ha poi spiegato un altro punto forte del programma: “Noi vorremmo introdurre una profonda modificazione, consentendo l’arresto preventivo per un cittadino soltanto in casi di reati gravi, violenti, di sangue. In tutti gli altri casi il cittadino – aggiunge – può essere richiesto di una cauzione, come accade nel sistema americano”.
E poi: “In tutti i Paesi civili accade che quando un cittadino viene sottoposto a processo e trovato innocente e assolto, non possa più essere richiamato a processo per lo stesso reato” e questo è una cosa che va cambiata.
Al nuovo pirotecnico contratto del Cavaliere risponde ironico Pier Ferdinando Casini. “Ci sono degli ufo che hanno governato per otto anni negli ultimi dieci, che ora ci vengono a presentare nuovi, immaginifici, piani – ha detto il leader dell’Udc, in un’iniziativa elettorale a Firenze – può fare tutti i contratti che vuole ma ha detto un sacco di bugie”.
Casini ha fatto l’esempio dell’impegno per il pareggio di bilancio, con l’Europa, da raggiungere nel 2013: “Monti ha fatto rispettare gli impegni assunti da Berlusconi. Per lui, come lo avremmo raggiunto? Con la bacchetta magica”. Altro esempio è l’Imu, “la patrimoniale mascherata, figlia della promessa che ha portato a togliere l’Ici”.
E alla presunta rimonta di Berlusconi crede poco il vice-segretario del Pd Enrico Letta che lo definisce “bollito” come Sylvester Stallone. A Blogo.it, commenta: “L’altro giorno Berlusconi ha detto che ha già rimontato dieci punti nei sondaggi, adesso altri due con Balotelli, poi ce ne saranno altri tre con Kakà. La verità è che Berlusconi è fermo nei rilevamenti demoscopici”.
“Quello di Berlusconi – ha aggiunto – è solo un tentativo di costruire una narrazione del recupero e della rimonta. E’ esattamente come Sylvester Stallone o Jean-Claude Van Damme nel film ‘I mercenari’, come quei personaggi che ritornano e a 65 anni fanno le cose che facevano quando ne avevano a 25: patetico e bollito”.
