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Il piano di Passera per far decollare gli aeroporti

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, ha emanato l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale. Il provvedimento, atteso da 26 anni, “pone le basi per un riordino organico del settore aeroportuale sotto il profilo infrastrutturale, gestionale e della qualità dei servizi”.

La privatizzazione degli aeroporti italiani

Procedere sulla strada della privatizzazione degli aeroporti italiani. E’ quanto prevede l’atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale emanato dal ministro dei Trasporti, Corrado Passera.

“Molti scali italiani, di qualunque tipologia, hanno una forte rappresentanza pubblica nella compagine societaria. Si reputa dunque opportuno procedere alla progressiva dismissione di quote societarie da parte degli enti pubblici e favorire l’ingresso di capitali privati”, si legge nel Piano.

L’adeguamento dei livelli di patrimonializzazione

Dovranno inoltre “essere messi a punto piani di riequilibrio per raggiungere entro breve termine adeguati livelli di patrimonializzazione (condizione necessaria per il rilascio della concessione totale), come previsto peraltro dalla normativa vigente”. Sarà infine “data grande attenzione alla verifica degli investimenti previsti dalle concessioni”.

No a nuovi scali

In Italia non verranno realizzati nuovi scali aeroportuali. Tale principio vale, “ad esempio per Grazzanise (considerata la capacità di Napoli Capodichino di sostenere ulteriori aumenti di traffico e la possibilità di utilizzare lo scalo di Salerno) e Viterbo (i cui investimenti potranno essere usati per il potenziamento infrastrutturale di Fiumicino)”.

Gli aeroporti di interesse nazionale “potranno inoltre essere interessati da un programma di infrastrutturazione che ne potenzi la capacità, l’accessibilità, l’intermodalità, a partire da Roma Fiumicino (realizzazione di una nuova pista, potenziamento delle aree di imbarco e dei Terminal), Malpensa e Venezia (miglioramento dell’accessibilità delle strutture e della interconnessione con l’alta velocità). Il potenziamento di diversi altri scali è previsto nel medio-lungo periodo”.

L’incentivazione delle reti aeroportuali
E’ quanto prevede l’atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale emanato dal ministro dei Trasporti, Corrado Passera.

Il provvedimento favorisce “la costituzione delle cosiddette ‘reti aeroportuali’, gestite da un unico soggetto, al fine di conseguire vantaggi sul fronte della differenziazione e specializzazione di ruolo nel servire lo stesso territorio con infrastrutture dedicate per tipologia di traffico (es: low cost, cargo, charter, distribuzione stagionale del traffico) e dell’ottimizzazione nell’acquisizione di servizi e beni da parte di fornitori terzi con economie di scala a beneficio di tutti gli aeroporti in rete”.



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