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In Colombia un team di contadini per eliminare le mine antiuomo

Esplorano le campagne della regione di Antioquia, nel nord ovest della Colombia, alla ricerca di un’arma di cui il territorio è disseminato dopo quasi 50 anni di guerriglia: le mine antiuomo. È composto da una quindicina di persone il team organizzato dalla Ong britannica Halo Trust per mettere in sicurezza la località El Retiro, una delle più colpite. “Sono uomini e donne che conoscono il territorio e sono vittime del conflitto armato, quindi sono disponibili e coscienti di cosa rappresenti per le loro famiglie e comunità” spiega Natali Ocha, responsabile delle operazioni.

Dotati dell’attrezzatura adatta e guidati da un esperto, ricevono 325 dollari al mese, l’equivalente di un salario minimo, trasporti, vitto, assistenza sanitaria e assicurazione sulla vita. Gloria Nancy è saltata su una mina quando aveva 15 anni, è scampata alla morte ma è rimasta quasi cieca a un occhio e non sente da un orecchio. “All’inizio pensavo fosse pericoloso, ma ha attratto subito la mia attenzione: mi piace e spero che a nessuno capiti la stessa esperienza, non la augurerei a nessuno” dice.

“Ci sentiamo più sicuri, e così le nostre famiglie e i contadini che sono i più colpiti” aggiunge Jhoan Andrés. Camminare per i campi senza la paura di morire per un passo sbagliato: un sogno che si realizza per la gente di un Paese massacrato, il più colpito al mondo dopo l’Afghanistan dalle mine antiuomo. Tra il 1990 e il 2012 hanno causato 2.119 morti e più di 8mila feriti.

(immagini Afp)



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