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La colazione a porte chiuse di Mario Monti a Davos

Come ha sottolineato ieri Leonardo Zannier sul suo blog, non sono tante le aziende italiane presenti al World Economic Forum in corso a Davos. Ma la maggior parte di esse oggi non si è fatta scappare una colazione speciale. E’ stato ribattezzato “breakfast Italy” l’incontro avvenuto questa mattina a porte chiuse tra il presidente del Consiglio Mario Monti e gli italiani presenti al summit.

Attorno al tavolo c’erano tra gli altri il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, il presidente dell’Eni, Giuseppe Recchi, l’amministratore delegato di Generali, Mario Greco, il patron della Geox, Mario Moretti Polegato, l’imprenditore Andrea Illy, e il numero uno di Sace, Alessandro Castellano.

Tra cappuccino e cornetto, al centro del brain storming un confronto sull’accoglienza riservata al nostro Paese e il nodo della crescita che lo caratterizza.

La percezione dell’Italia – è stato detto da più di un presente – è cambiata, c’è meno tensione. Ma – è stato fatto notare – rimane la preoccupazione per il tema della crescita. E il punto fondamentale è “come fare”, visto che a pesare sullo sviluppo sono debolezze strutturali. Uno degli esempi portati è quello del turismo per il quale – dice Andrea Illy – l’Italia è potenzialmente la prima al mondo. Servirebbero progetti di marketing territoriali ma anche una modifica alle competenze oggi esclusivamente regionali.

La colazione è comunque durata poco vista l’agenda fitta di appuntamenti del Professore in Svizzera.



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