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La guerra (ambientale) contro il mercurio

In una conferenza svolta sotto l’egida dell’Onu a Ginevra, i delegati di 140 Paesi hanno definito i termini del primo accordo legalmente vincolante per limitare l’inquinamento da mercurio. Il metallo, altamente tossico, è ampiamente usato nella produzione chimica e nell’attività mineraria di piccola scala.

L’accordo è stato definito dal direttore del Programma Ambiente dell’Onu Achim Steiner come una “tappa decisiva in un lungo viaggio durato almeno quattro anni” e sarà ufficializzato con una cerimonia di firma in Giappone nel corso di questo stesso anno.

Tuttavia, alcuni delegati hanno sollevato perplessità. Joe Di Gangi, un consulente scientifico delle Nazioni Unite, ha fatto notare che l’accordo ha il difetto di non imporre ai singoli stati un “piano nazionale per ridurre le emissioni di mercurio” e questo limite potrebbe rendere l’accordo inefficace.

Sostanzialmente l’alleanza definisce severe misure di controllo sull’uso di mercurio e i quantitativi adottati nella realizzazione di tutta una serie di prodotti industriali. Dalle lampade a basso consumo fino ai termometri medici al cemento.



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