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La mappa delle emergenze nei 26 distretti giudiziari

L’emergenza per l’inarrestabile crescita del crimine organizzato – che ormai ha conquistato tutta la Lombardia e che in Calabria conta il 27% della popolazione – è il leit motiv di buona parte delle relazioni dei 26 presidenti dei distretti di Corte d’Appello che oggi hanno inaugurato l’anno giudiziario regionale. Ma si è parlato anche di carceri, divorzi in crisi, e rischio derive dei no-Tav.
– PIEMONTE – Marcello Maddalena: non sottovalutare il rischio che parte della protesta no-Tav possa sfociare nel terrorismo.
Solidarizza con Giancarlo Caselli per gli attacchi subiti nella conduzione delle inchieste sulle proteste contro l’alta velocità.
– LOMBARDIA – Giovanni Canzio lancia l’allarme sui quasi 130 mila processi finiti in prescrizione nel 2012: triste primato europeo. Intollerabile il sovraffollamento nelle celle. Graziana Campanato dice “non si può far finta di niente, tutta la Lombardia è nelle mani della ‘ndrangheta”.
– VENETO – Imbuto in appello vanifica lavoro primo grado, danni per le imprese con dieci anni di attesa per un verdetto. Nel penale prescrizione del 20%. Per processi-lumaca si pagano 4 milioni di euro per risarcimenti. In cella 3.550 detenuti, il doppio della capienza.
– TRENTINO – Modello di efficienza per i tempi, nonostante organici scoperti. Allarme per l’aumento furti in case e negozi (839). Non molti gli omicidi volontari(4). Elevate le indebite percezione di contributi pubblici (357) e i reati tributari.
– FRIULI VENEZIA GIULIA – Calo dei delitti dell’8,4% e aumento del 2% degli arresti: situazione soddisfacente.
– TOSCANA – Per i tagli, niente rinfresco. Piu’ cause per mobbing e, nella scuola, per il precariato. Cresce del 16% durata processi in appello. A Sollicciano celle scoppiano: sovraffollamento del 200% contro media nazionale del 155%.
– MARCHE – Effetto crisi: calano separazioni e divorzi, 200 in meno. In crescita del 9% i reati contro la p.a. e tra questi aumenta del 31% la corruzione. Omicidi dimezzati. Dieci le denunce per attività terroristica, solo due per mafia ma anche qui c’è la ‘Cosa grigia’.
– UMBRIA – Mole alluvionale di ricorsi nel civile e mancanza di uomini e mezzi. PUGLIA – Dall’Ilva malattia e morte. Governo ha fatto male a varare la ‘legge ad aziendam’.
– LAZIO – Giorgio Santacroce denuncia che nella capitale sono molti i locali della ‘dolce vita’ nelle mani delle cosche. In aumento infiltrazioni sul litorale con omicidi cruenti. Record nel sequestro di droga.
– MOLISE – Pendenze +7,6%, per carenze di organico. Nel civile, 579 giorni per un processo, nel 630 giorni.
– ABRUZZO – Carenza di personale e risorse. All’Aquila, il tribunale non e’ stato ancora ricostruito. Incremento di reati della criminalita’ organizzata e contro la p.a. Stefano Schiró difende sentenza condanna Commissione grandi rischi e denuncia stallo nella ricostruzione post-sisma.
– CAMPANIA – Implacabile continua la guerra di camorra: 18% in piú di omicidi solo a Napoli, 10% in piú nella regione. Per la manovalanza i clan hanno solo l’imbarazzo della scelta.
– CALABRIA – Il 27% degli abitanti ha a che fare con la ‘ndrangheta che realizza 43 milioni di utile l’anno. Confiscare i beni sembra l’unica soluzione.
– SICILIA – ‘Cosa Nostra’ resta forte e catturare il boss Matteo Messina Denaro, è una priorità. Se le famiglie si ricompattano c’è il rischio di una nuova stagione di sangue. Le cause civili in appello durano 4 anni e 7 mesi. Cresciuti del 19% i reati contro la p.a., dell’1 % gli omicidi e del 44% i tentati omicidi. Registrano un’impennata (+70%) le truffe e le frodi comunitarie. Causa crisi, piú furti di gas, acqua e luce: per fare fronte ai 3400 procedimenti penali aperti in sei mesi è stato creare un pool di pm ad hoc.
– SARDEGNA – Segnali positivi: nel penale i tribunali hanno chiuso 30.882 processi. In appello ridotta la pendenza pari a -13,4%. Ricetta del pg Ettore Angioni: niente foto dei pm contro protagonismo toghe.



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