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Le Poste americane sono in stato comatoso

Francobolli più costosi: a partire da oggi i prezzi saliranno di 1 cent. Si tratta dell’ennesima iniziativa dell’Us Postal Service per aumentare le proprie entrate e cercare di evitare il default, sanando il rosso da 15,9 miliardi dollari, il più elevato della sua storia, nell’esercizio fiscale 2012. Un aumento che sanerà poco i conti se non saranno prese altre misure in Congresso per evitare l’insolvenza delle poste americane, piegate dalle email e dai costi pensionistici. A complicare il quadro è anche il raggiungimento del limite di 15 miliardi di dollari di finanziamenti del Tesoro.

Le poste americane fanno pressione da mesi sul Congresso affinché vengano approvate norme che consentano di ridurre i costi, tagliare a cinque giorni la settimana per la consegna della posta e, soprattutto, entrate in nuovi settori di attività, quali la consegna del vino e della birra.

Fra gli altri settori che il servizio postale americano potrebbe introdurre c’è la pubblicità sui propri mezzi di trasporto e negli uffici, l’aumento delle consegne ‘ultimo miglio’ per FedEX e Ups e speciali servizi di consegna a mano e di transazioni per le quali le email non sono ritenute abbastanza sicure.



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