Tanti i volti noti all’Auditorium di Roma in occasione della presentazione del libro “La democrazia in Europa” di Mario Monti e dell’europarlamentare Sylvie Goulard, mercoledì scorso. Formiche.net li ha catturati grazie a un inviato d’eccezione, Umberto Pizzi.
“L’agenda politica nazionale di ogni Stato oggi è al 50, 60, 70% qualcosa che si gioca in Europa. Per questo è sempre più importante che chi si trova al Governo e in Parlamento abbia la capacità di gestire i rapporti con l’Europa”, ha sottolineato il Professore dal palco.
Una precisazione che assume poi un contorno più diretto quando torna a criticare coloro che in Italia invocano di battere i pugni sul tavolo a Bruxelles: “Dobbiamo trovare un atteggiamento più equilibrato tra il compiacente adeguamento passivo” alle direttive dell’Europa, che “è qualcosa che è stato spesso praticato dai governi italiani”, e l’atteggiamento di chi “chiede di picchiare i pugni sul tavolo, anche se poi l’ho visto fare raramente, basta dirlo a casa…”.
Dunque per Monti “bisogna essere assertivi al momento giusto, dopo aver costruito il consenso”. L’esempio è il Consiglio europeo di giugno, quando, minacciando il veto al patto sulla crescita, Monti ottenne il via libera al meccanismo anti-spread: “Nei sei mesi precedenti c’è stata una paziente attività di costruzione del consenso”.
