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Mosca punta verso l’Antartide

Il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha firmato un piano che delinea le attività delle spedizioni antartiche russe nel 2013-2017. Secondo il piano, la Russia ogni anno compirà spedizioni nella terra dei ghiacci finalizzate a capire come la vita si è evoluta prima dell’ultima era glaciale, alla ricerca geologica e geofisica, allo studio del cambiamento climatico globale, alla perforazione ulteriore al lago Vostok, sepolto sotto una massa di ghiaccio, alla mappatura del continente, e all’estensione del sostegno a terra delle attività della Russia nello spazio. “In generale, il piano si concentra sul potenziamento della presenza russa in Antartide e sulla realizzazione di progetti chiave nella strategia antartica russa fino al 2020 e oltre”, rende noto il servizio di stampa del governo in un comunicato.

La Russia mantiene cinque stazioni permanenti polari in Antartide e prevede di stanziare altri 60 miliardi di rubli (2 miliardi di dollari) per l’attuazione di una vasta gamma di nuovi progetti in linea con la strategia fino al 2020.

Lo scorso anno, gli scienziati russi hanno raggiunto la superficie del lago Vostok, il più grande dei quasi 400 laghi sub-glaciali del continente, perforando la calotta antartica alla profondità di 3.768 metri.

I russi stanno progettando di raggiungere gli strati d’acqua sul fondo del lago, nel 2013-2014, nella speranza di trovare la prova di come la vita si è evoluta prima dell’ultima era glaciale.

Putin era atteso in Antartide alla fine di questo mese ma ieri il suo portavoce ha detto che la visita verrà riprogrammata.



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