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La disfida dialettica tra Olmert e Netanyahu sulle spese militari

Botta e risposta fra l’ex premier Ehud Olmert e il suo successore Benjamin Netanyahu – a nove giorni dalle elezioni legislative – sulla politica israeliana nei confronti dell’Iran.

Venerdì Olmert ha accusato Netanyahu, in una intervista televisiva, di aver sperperato nel 2010 undici miliardi di shekel (oltre due miliardi di euro) in preparativi militari “di pura fantasia, avventurosi, che non sono stati realizzati e che neppure lo saranno”. Secondo la stampa locale, si riferiva ai preparativi di un attacco israeliano alle infrastrutture nucleari in Iran.

Oggi Netanyahu ha replicato accusando Olmert di “irresponsabilita”. Il premier ha confermato che il suo governo ha investito ingenti somme per rafforzare la difesa del Paese: fra queste ha menzionato la costruzione di una barriera sul confine fra Israele ed Egitto e il progetto “Iron Dome” di difesa da razzi e missili.

Senza entrare nei dettagli, Netanyahu ha precisato che Israele ha rafforzato le proprie capacità sia “di breve sia di lungo raggio”. “Non abbiamo sprecato nemmeno uno shekel”, ha garantito.



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