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Origini ed effetti dell’attentato suicida in Pakistan

E’ salito ad almeno 81 il numero dei morti nell’attentato dinamitardo avvenuto nella città pachistana di Quetta, dove due bombe sono esplose nei pressi di un locale in un quartiere a maggioranza sciita: lo hanno reso noto fonti della polizia pachistana. “Il bilancio delle vittime salito a 81 finora”, ha dichiarato l’agente di polizia Mir Zubair Mehmood in conferenza stampa ieri sera, indicando in 121 il numero dei feriti. “Nove membri della polizia, inclusi due agenti, hanno perso la vita. Entrambi gli attacchi sono stati compiuti da attentatori suicidi e il bilancio potrebbe peggiorare”.

Secondo le prime ricostruzioni il primo kamikaze si sarebbe fatto saltare all’interno del locale, mentre il secondo avrebbe fatto esplodere un’autobomba parcheggiata davanti all’edificio una decina di minuti dopo, all’arrivo dei soccorritori e della polizia.

Nel primo pomeriggio un altro attentato in un mercato molto frequentato della stessa città aveva provocato altre 11 vittime.

Nessuno dei due attacchi è stato ancora rivendicato: Quetta è la capitale del Belucistan, regione dal 2004 teatro di una ribellione autonomista che chiede una più equa ripartizione dei ricavi delle risorse minerarie e petrolifere della regione, ma anche di frequenti attacchi contro la minoranza sciita, circa il 20% della popolazione del Paese.

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