Skip to main content

Perché il federalismo in salsa leghista non funziona

Pubblichiamo un estratto dell’introduzione di Pier Ferdinando Casini al libro “Quale strategia per il centro” di Francesco D’Onofrio (Marsilio) che verrà presentato oggi alle ore 10,30 a Roma

Uno Stato che costa meno non è uno Stato che fa meno. Sulla forma di Stato si è molto discusso negli ultimi anni. E’ prevalsa la chimera del federalismo. Destra e sinistra hanno insieme pasticciato costruendo mostri istituzionali e costituzionali. La riforma del Titolo V ha inciso pesantemente sulla mancata crescita italiana. Tanto quanto ha inciso e incide l’aumento della spesa pubblica degli enti locali rispetto al totale del debito pubblico. Abbiamo inseguito un modello, il federalismo in salsa leghista, che in realtà ha disunito il Paese, non ha responsabilizzato le amministrazioni e ha reso ancora più farraginoso il processo decisionale. La sussidiarietà è stato un principio sul quale si è registrato un largo consenso culturale ma che non è riuscito a imporsi come base di un’idea alternativa di Stato. E’ qui la nostra sfida, come ci ricorda il professor D’Onofrio.

Non solo dobbiamo risparmiare ma anche spendere meglio, selezionare gli interventi privilegiando quelli che producono effetti maggiori in termini economici e occupazionali. Se questo processo di ripensamento del perimetro del pubblico non è accompagnato da una spinta decisa verso la sussidiarietà il risultato può essere disastroso: ci saranno meno tutele per i più deboli. Serve un patto forte tra la politica e i produttori di ricchezza del Paese cioè imprese, lavoratori e famiglie. Bisogna che insieme produttori di ricchezza e politica dichiarino guerra ai padroni della spesa pubblica, cioè a coloro che tramite la spesa pubblica si sono assicurati posizioni di potere e soldi.
Questo libro è destinato ad alimentare, mi auguro, un dibattito serio, scientifico, su quello che il progetto centrista è stato, è e sarà. Dall’identità al governo, come ci insegna D’Onofrio.

Non sta a me dire se siamo stati alunni diligenti, quel che è certo è che non si può avere la pretesa di fare politica senza cultura, senza visione. Abbiamo bisogno di competenze e di buoni professori, anche in politica. La lezione di D’Onofrio è chiara ed è insieme un ammonimento ed un incoraggiamento.

Estratto dall’introduzione di Pier Ferdinando Casini al libro “Quale strategia per il centro” di Francesco D’Onofrio (Marsilio)


×

Iscriviti alla newsletter