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Pronto il rapporto finale del Copasir di D’Alema

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ha trasmesso oggi ai presidenti di Camera e Senato la relazione annuale al Parlamento, che era stata approvata all’unanimità nella seduta dello scorso 23 gennaio.

La relazione, chiudendo il lavoro di questi 5 anni, fornisce anche il quadro complessivo dell’attività svolta dal Comitato nella XVI Legislatura, nel corso della quale sono state tenute 184 sedute in cui sono state audite 186 persone, sono state esaminate 9 relazioni semestrali trasmesse dal Governo, nonché 6 comunicazioni di conferma dell’opposizione del segreto di Stato.

Sono stati anche espressi 30 pareri su schemi di regolamento attuativi della legge di riforma del 2007 ed effettuati 10 sopralluoghi presso sedi del Sistema di intelligence o missioni all’estero. Infine, sono state acquisite dal Comitato 1.155 unità documentali, raccolte in 234 fascicoli, per un totale di 39.000 pagine.

Nella prima parte del capitolo “Attuazione e prospettive della riforma”, si dà conto del complesso lavoro di ridefinizione del quadro normativo che disciplina l’intelligence avviato con la legge n. 124 e proseguito con l’adozione dei relativi regolamenti attuativi e il successivo intervento legislativo di “manutenzione” costituito dalla legge n. 133 del 2012.

Con riferimento a questo quadro normativo, che può ormai ritenersi definito, nella relazione viene espresso un giudizio positivo e vengono sottolineati i punti sollecitati nel corso della Legislatura dal Comitato e recepiti dall’Esecutivo.

In particolare, con riguardo al segreto di Stato si è determinato un significativo rafforzamento del controllo parlamentare ed è stato previsto che la sua utilizzazione sia riservata ai casi eccezionali di oggettivo rilievo per la sicurezza dello Stato. E’ stata poi precisata la funzione delle classifiche di segretezza ed è stata data attuazione alle norme sulla declassifica automatica. Si è proceduto ad una razionalizzazione delle strutture, definendo in modo adeguato le competenze di coordinamento del DIS e operative dell’AISE e dell’AISI, eliminando anche sovrapposizioni e duplicazioni. E’ stato, inoltre, confermato il principio del reclutamento attraverso prove concorsuali e selettive.

Sono stati valorizzati nuovi profili tematici di competenza dei Servizi a cominciare dal cybercrime e dall’intelligence economica. E’ stato previsto di “strutturare” la funzione di programmazione e di definizione del fabbisogno informativo attribuita al CISR e si è giunti a una utile configurazione del servizio ispettivo, quale strumento di controllo del DIS, ma prevedendo anche la possibilità di una sua utilizzazione in funzione del controllo parlamentare. Sono state ricondotte sotto lo stesso controllo parlamentare anche le attività di intelligence del RIS.

 



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