Una giornata con uno dei maggiori filosofi dei nostri tempi, Robert Spaemann. Si terrà oggi alle 17 nell’Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce (Piazza di Sant’Apollinare, 49) la presentazione in anteprima del suo libro “Fini naturali. Storia e riscoperta del pensiero teleologico” (Edizioni Ares).
Insieme con Spaemann, interverranno il cardinale Camillo Ruini, autore della Prefazione a “Fini naturali”, Luis Romera, rettore magnifico della Pontificia Università della Santa Croce, Sergio Belardinelli, professore di Sociologia dei processi culturali nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna, Leonardo Allodi, associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’l’Università di Bologna, nonché curatore e traduttore del libro.
Questa pubblicazione viene riconosciuta come il capolavoro del filosofo, certamente l’opera a cui si sente più legato. L’autore accompagna il lettore in un cammino lungo la storia di una delle categorie fondamentali della filosofia occidentale, quella di finalismo (teleologia), che è al centro di una nuova riconsiderazione a partire dai dibattiti sulla bioetica, sulla biopolitica, sull’ecologia.
Robert Spaemann, nato a Berlino nel 1927, è considerato il massimo filosofo cattolico dei nostri tempi. È stato docente nelle Università di Stoccarda, di Heidelberg e alla Ludwig-Maximilians-Universität München, visiting professor in diverse università europee e americane, membro onorario dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali e membro emerito della Pontificia Accademia per la Vita. Tra le sue opere più recenti tradotte in Italia si ricordano: “La diceria immortale. La questione di Dio o l’inganno della modernità” (2008), “Persone. Sulla differenza tra ‘qualcosa’ e ‘qualcuno’ (2007). Per Ares ha pubblicato “Rousseau, cittadino senza patria” (2009).