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Gli Stati Uniti schierano missili Patriot in Turchia

Gli Stati Uniti hanno annunciato l’inizio del dispiegamento di missili patriot per aiutare la Turchia a difendersi da minacce provenienti dal territorio siriano. A decidere la misura era stata la Nato su richiesta di Ankara, preoccupata dei continui sconfinamenti del conflitto nel Paese vicino e anche della possibilità di un uso delle armi chimiche da parte del regime di Bashar Assad.

Intanto la guerra civile in Siria continua: l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra ha contato altre 57 vittime delle violenze, di cui 25 civili, mentre il presidente siriano parlerà oggi alla Nazione, secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale Sana.

Si tratta del primo discorso dallo scorso 3 giugno, quando si rivolse al parlamento riunito a Damasco. Secondo il giornale libanese filosiriano Al-Akhbar, Assad sarebbe pronto ad offrire una “soluzione” al conflitto che da 21 mesi insanguina il Paese, con un piano in cinque punti che non gli precluderebbe di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali al termine del suo mandato nel 2014. Il piano prevederebbe anche un cessate-il- fuoco con l’ingresso di osservatori internazionali per monitorarlo, e un’assemblea costituente per redigere una nuova costituzione e formare un governo nazionale in vista di elezioni.



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